Farms: Riccardo Donadon / Massimo Marchiori - E se Steve Jobs fosse nato in Italia?
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15 febbraio 2013 - La terza edizione di "Segnavie. Orientarsi nel mondo che cambia" - progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - si è conclusa con due ospiti d'eccezione: il fondatore del venture incubator H-Farm Riccardo Donadon e l'inventore dell'algoritmo di ricerca alla base di Google Massimo Marchiori. Intervistati da Luca De Biase, editor d'innovazione al Sole 24 Ore e Nova24, i due esperti si sono confrontati in un dibattito dal titolo: "E se Steve Jobs fosse nato in Italia? Come liberare l'innovazione made in Italy". Quali sono le condizioni che favoriscono l'innovazione tecnologica? Quali la deprimono? Come rendere l'Italia un paese ospitale per le start up? Queste sono alcune delle domande alle quali i due esperti d'innovazione hanno risposto nell'appuntamento di Segnavie, ciclo di incontri promosso e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per sensibilizzare il territorio su alcuni temi cruciali che plasmeranno il prossimo futuro.
Comments
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Steve Jobs aveva grandi idee ma ha avuto la fortuna di nascere in un grande paese come gli USA, un paese dove non si pagano il 60 percento di tasse e dove le banche non ti fanno credito solo se hai i santi in paradiso e dove l'imprenditoria non si regge sulle amicizie politiche e sulle mazzette come l'Italia.... Apple in Italia sarebbe fallita 30 anni fa o non sarebbe mai nata.
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Complimenti per l’iniziativa.
Ho apprezzato molto il contenuto di questo video e mi fa piacere che è stato fatto da un pubblico di italiani.
Stimo molto soprattutto Massimo, ho trovato i suoi interventi molto precisi, descrittivi e rivelatori. A differenza sua, io sono andato via dall’Italia, forse ci tornerò tra 10 o 20 anni con tutta la cavalleria, quando avrò pienamente raggiunto i miei obbiettivi professionali al fine di dare un contributo.
Al momento non sarei disposto a martirizzarmi per un sistema socio-economico che penalizzerebbe la mia vita.
Gli italiani, siamo un bel popolo di inventori senza dubbio, ma non siamo culturalmente preparati per affrontare e competere con il mondo, (salvo accezioni ovviamente). Non sono affatto un nazionalista; viaggiando possiamo imparare e tornare così più forti di prima per aiutare quest’Italia.
Ho lavorato in 7 paesi negli ultimi 9 anni e credo che i difetti più grandi che impediscono la crescita degli italiani, (sistemi a parte), siano i seguenti:
- Si credono i migliori
- Credono che l’erba del vicino è sempre più verde
- Si spacciano per onesti, ma se c’e la sicurezza di non essere scoperti, ruberebbero anche alla propria madre
- Non parlano lingue straniere, (a volte neanche l’italiano)
- Non sanno usare un computer
- Non viaggiano per imparare ma solo per accumulare luoghi e sbandierarli in giro
- Studiano per superare gli esami e non per imparare, (come dice Massimo Marchiori nel video)
- Danno più importanza all’apparire che all’essere
- Vivono con i genitori
- Non convivono con il loro partner e non lo conosceranno bene fino a quando non sarà troppo tardi
- Hanno una laurea triennale che gli ha insegnato poco, una specialistica fatta dagli stessi professori della triennale che gli ha rubato i soldi, un master fatto per noia o per prendere tempo e giustificare la “crisi” e/o paura di ammettere che non si saprebbe dove mettere le mani per cominciare a lavorare
- Arrivano a trent’anni senza esperienze lavorative
- Non non puntuali
Saluti! -
Tutti voglio scappare da questo paese.... io invece dico scavate, fino a quando non trovate quello che cercate....... questo è il momento migliore, perchè tanti hanno smesso di scavare, solo per un semplice motivo, la passione non era in loro.
All'estero è tutto più semplice.
Questo video l'ho visto solo per 20 minuti, non so il seguito.
Io cerco persone che credono nelle proprie forze e capacità.
Saluti
Pasquale
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se fosse nato in Italia avrebbe fatto la fine di Enrico Mattei o Adriano Olivetti